Out of control

17:50 / Pubblicato da Alessandro / commenti (0)


 
Giornata lavorativa finita. Prima di spegnere il pc un po’ di cazzeggio sui siti preferiti. Su U2place si festeggiano i 30 anni dall’uscita del primo singolo Out of control. Ci sono 2 righe di Bono:

Out of control racconta cosa vuol dire svegliarsi la mattina del tuo 18° compleanno e realizzare che non hai voce in capitolo sulle due cose più importanti della tua vita: nascere e morire

A casa rimugino su quelle 2 righe. Mi viene in mente il 10° capitolo del Senso Religioso di Don Giussani, “Come si destano le domande ultime”.

L’io, l’uomo, è quel livello della natura in cui essa si accorge di non farsi da sé. Così che il cosmo intero è come la grande periferia del mio corpo senza soluzione di continuità. Si può anche dire: l’uomo, è quel livello della natura in cui la natura diventa esperienza della propria contingenza. L’uomo si sperimenta contingente: sussistente per un’altra cosa, perché non si fa da sé.”

Chiude il cerchio l’Enciclica di Benedetto XVI Caritatis in Veritate capitolo 2 “Lo sviluppo umano nel nostro tempo” (non l’ho letta tutta ma questo passaggio mi è proprio piaciuto)

L’uomo non è un atomo sperduto in un universo casuale, ma è una creatura di Dio, a cui Egli ha voluto donare un’anima immortale e che ha da sempre amato. Se l’uomo fosse solo frutto o del caso o della necessità, oppure se dovesse ridurre le sua aspirazione all’orizzonte ristretto delle situazioni in cui vive, se tutto fosse solo storia e cultura, e l’uomo non avesse una natura destinata a trascendersi in una vita soprannaturale, si potrebbe parlare di incremento o di evoluzione ma non di sviluppo.”




Me ne vado a letto più contento.Troppe volte durante la giornata finisco col pensare che il mio valore stia nei risultati conseguiti sul lavoro o sia da cercare nei frutti dei miei sforzi....troppe volte rischio di pensare che il mio valore sia legato alla capacità di indovinare le oscillazioni della Borsa...
E invece no! E penso ai miei amici che, in un modo o nell'altro, mi testimoniamo che il mio valore è Altro, a prescindere .
 
Buonanotte, a presto con tutti voi!
 
Antonio Giuliano
 

Maria e Caterina

17:02 / Pubblicato da Paolo Vites / commenti (0)

La Madonna è venuta, stava in cima al letto, dietro la testa di Caterina. L’ha benedetta e ha benedetto Alessandra e Marija che ha chiesto il miracolo della guarigione per Caterina..... leggi il resto della testimonianza di Antonio Socci qui: http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=38846

L'infinito mare

16:28 / Pubblicato da Paolo Vites / commenti (6)

"Se desideri costruire una nave, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna la nostalgia per l’immenso e infinito mare" Antoine de Saint-Exupéry

La schiena di Parker

11:19 / Pubblicato da Paolo Vites / commenti (3)

Il racconto più bello di Flannery O'Connor, raccontato da Antonio Spadaro e Davide Rondoni

Un'estate semplice

14:01 / Pubblicato da Alessandro / commenti (3)

Monti di Pratosopralacroce Un'estate semplice. Dove i luoghi, gli amici, le cose si sono presentati sotto un aspetto nuovo. Semplici cose piene di significato. Una giornata a Pratosopralacroce, bellissimo paese nell'entroterra chiavarese, dove dall'ospitale, desiderosa accoglienza di uno, è nata un'infinita storia d'amicizia. Guardavo questi luoghi, il bosco delle fate, i monti, le case contadine e non pensavo a niente di preciso. Improvvisamente mi sono sentito come rasserenato, come se fossi passato dalla percezione dei sensi ad una percezione tutta interiore. Tutti questi luoghi sembrano raccontare di un Altro. Del suo misterioso disegno. Luoghi che ho condiviso con alcuni amici, con cui la confidenza fraterna e semplice stabiliva tra i cuori una comunicazione dolce, serena, anche se non verbale. Mi sono riscoperto felice in un periodo in cui non è ancora chiaro nulla. Ma piccoli embrioni di luce mi sono stati donati, è chiaro. Bosco delle Fate La realtà ha dato sapore a quelle che erano prima parole un po' meno piene: amicizia, verità, libertà, amore. Da questi luoghi viene Renzo, una specie di cristiano raro come il bradipo albino delle molucche. La semplicità amorevole di Cristo la immagino un pò così. Poi c'è stata un'affinità misteriosa con una persona con cui ora sono più amico, perchè è possibile instaurare un rapporto profondo anche in poco tempo, quando ci sono affinità che convergono in un Punto. In questo agosto ho conosciuto meglio Mattia, mio piccolo amico di un anno che Gesù ha scelto per portare il peso di una passione fisica che mi è difficile comprendere, anche se Simone dovrebbe avermi insegnato qualcosa. Tenerlo in braccio per pochi minuti è stato come tenere in braccio Cristo in croce. Ridicoli i miei tentativi di non piangere tentando di distrarmi parlando d'altro, mentre lo cullavo tra le braccia. Che tu possa essere segno glorioso della misericordia di Dio per tutti noi, mio piccolo amico. Poi l'incontro, bello e fascinoso, con l'amica che non vedevo dal '95. E me ne accorgo solo se ci penso. Forse se uno è in cammino verso la stessa meta accade così. Un agosto con l'amico più "vicino", che scopri inaspettatamente più fragile, ma così affetto da quella fede viva, reale, vissuta con i limiti della carne, che renderebbe vitali anche le sue ceneri. E ti accorgi di come quel cuore, anche nei momenti più bui, non lascia spazio al grido della disperazione. Certi amici la vita li porta a te come un tesoro immenso e misterioso. Non è "naturale" avere amici così. A fine agosto, dopo anni di assenza, il meeting a Rimini e l'incontro, inatteso, con Luigi, uno dal passato vivace. Uno che ha dato il nome di tuo figlio alla bellissima casa famiglia a Matino (LE), dove vive con la sua famiglia accogliendo disagi di ogni genere. Comunità familiare Simone Tanturli, e si che non lo ha mai conosciuto o, forse l'ha conosciuto meglio di tanti altri attraverso volti amici. E uno che ti dice: ti aspetto, vieni quando vuoi quella è la tua casa, ti spiazza. Ti fa aprire un poco quel tuo cuore indurito. Ci vedremo presto Luigi. Casa Famiglia Comunità familiare Simone Tanturli, Matino (LE)