GOODBYE CHARLES, GOD BLESS YOU. - In Loving Memory

15:15 / Pubblicato da Alessandro /

Ci e’ stato detto: "cercate ogni giorno il volto dei santi" e “santo e’ colui che continuamente sorprende l’intero suo essere come amato dal Dio fatto uomo” per questo volevo scrivere qualcosa del mio amico Charles che e’ improvvisamente mancato un giorno della scorsa settimana. Non so molto della sua storia precedente a quando l’ho conosciuto nel 2005 a Philadelphia. Si era trasferito lì da alcuni anni dal New Jersey dove era nato e aveva vissuto gran parte della sua vita. La ragione del trasferimento era il lavoro o meglio la perdita del lavoro … questa situazione ricorrente di ricerca affannosa e licenziamenti e’ stato una delle pene ricorrenti della sua vita. Negli USA come sapete e’ relativamente facile trovare lavoro, ma allo stesso tempo si può scoprire il giorno stesso di essere stati licenziati. E non esiste la cassa integrazione … L’incontro con il movimento era accaduto quando lavorava in un ufficio a New York tramite un collega. E da quel momento il legame alla comunità di CL di New York e poi di Philadelphia era al centro della sua vita. Così mi scriveva: Il ritiro della Fraternità e’ stato grande. E’ come se avesse risposto direttamente a me, al mio vuoto di quest’anno. Tutto l’anno sono stato infelice al lavoro. Non ho condiviso questa difficoltà con la comunità ma la comunità e’ la presenza di Cristo nella nostra vita. Ho capito che devo lasciare la presenza, l’attrattiva di Cristo entrare nella mia vita. I rapporti con la famiglia si erano affievoliti già da molto tempo, il padre andato via di casa e mai più fatto vivo, ma quando raccontò a sua madre e le due sorelle che era diventato cattolico non gli parlarono più... Charles si era laureato a Harvard una delle università più prestigiose in USA, laurea in lingue Orientali, molto singolare, ma non utile per trovare lavoro. Così si era reinventato come sviluppatore software un mestiere che negli anni ‘80 prometteva molto bene ma che ultimamente ragazzini appena usciti dall’università’ sapevano fare meglio e più velocemente di lui. Quando ci siamo conosciuti nel 2005 Charles era l’unica persona del movimento nel paesino dove mi ero trasferito per lavoro, North Wales, a 30 miglia da Philadelphia. Nonostante la completa diversità, a cominciare dal colore della pelle (Charles era Afro- American), qualcosa a poco a poco ha preso il posto della diffidenza e colmando la distanza ci ha fatto diventare amici. Abbiamo iniziato ad andare insieme alla scuola di comunità a Philadelphia il Venerdì sera, quaranta minuti di macchina ad andare e altrettanti a tornare. Poi si e’ instaurata la tradizione della domenica mattina: S. Messa e brunch a seguire in qualche pub. Nel 2007 dopo due anni, quando sono rientrato in Italia e ci siamo dovuti salutare sapendo che forse non ci saremmo rivisti mi sono reso conto di come il Signore mi era stato vicino in questo momento particolare, in una forma così diversa da come io avrei mai pensato. Quando sono tornato in Italia ci siamo continuati a sentire per telefono e per email. Ogni Natale aveva il proposito di fare il viaggio e venirci a trovare ma poi sopraggiungeva il problema del lavoro e non poteva venire. Mi colpiva di Charles il modo semplice con cui guardava senza soluzione di continuità le varie fatiche della vita quotidiana e la presenza di Gesù’nella sua vita. Come quando mi scrisse una volta: Mercoledì notte ho pregato di aver più forza di volontà nel mettermi a dieta e fare ginnastica. Un’ora dopo mi e' venuto sangue dal naso così forte che sono dovuto andare al pronto soccorso. All'ospedale hanno fatto dei test e mi hanno detto che era colpa della mia pressione sballata. Questo mi ha così spaventato che da allora mi sono messo a dieta. E’ strano il sangue dal naso, ti preoccupa ma non fa male. Gesù ha risposto alla mia preghiera. La commozione non lascia spazio ad altre parole, però anche se e’ stato per poco sono grato di questo amico con cui abbiamo fatto un pezzo di salita insieme aiutandoci a seguire il sentiero di chi ha camminato prima di noi. Goodbye Charles, God bless you. (Marco Andragotto)

1 commenti:

Comment by Paolo Vites on 3 marzo 2009 alle ore 12:28

grazie Marco

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