Domenica sera abbiamo organizzato una serata musicale per raccogliere un po’ di soldi e sostenere minimamente la famiglia del piccolo Mattia.
Vedete come lo scrivo? Come una che guarda solo il fatto che e’ stanca, che le ultime sono state settimane piene di cose da comprare, da cucinare, da pulire… uno sguardo a dir poco riduttivo.
Pero’ anche questa stanchezza e’ buona perche’ mi costringe a chiedermi le ragioni di tutto questo fare. Me le sono chieste spesso in questo ultimo periodo…
Eh si, perche’ altrimenti non si regge.
La distrazione ci frega… una di queste sere faticose mi sono ritrovata a dire: non vi sopporto piu’ (e l’ho detto a tre a cui non rinuncerei per tutto l’oro del mondo!).
Poi ci si guarda, loro guardano me e io guardo loro, e grazie a Dio basta –e avanza- per rimanere e continuare con i fiori alla nutella.
E poi ieri mattina mi metto a riordinare le foto che ho scattato e li’ anche ci sono tanti miracoli, Vincenzo e sua figlia (una storia drammatica,n.d.r.) che spendono la loro serata insieme a noi, Pino e le nostre lettere (altra "bella" storia, n.d.r.), Simona e Benedetta che allestiscono, Tonino che viene a ballare con i suoi bambini, i MayDay che suonano per noi, l’avvocato con suo marito, Cristina e Angelo… e poi l’amicizia piena di carita’ che e’ sempre piu’ tangibile ed evidente tra noi, penso anche alla Sabry e Stefano.
E sono tutti miracoli, non ci sono quelli piu’ grandi e quelli piu’ piccoli… sono tutti segno ineludibile di un Altro che opera tra noi e attraverso di noi.
E allora va bene anche la stanchezza se mi permette di guardare cio’ che accade.
Betty G.