Vota Antonio

14:35 / Pubblicato da Paolo Vites /

Ieri mi sono proprio divertito. Come sempre, è successo in una occasione a cui non volevo prendere parte. Mi hanno "obbligato" a fare un po' di campagna elettorale. Non la facevo da secoli, non la volevo fare manco ieri. Appena siamo arrivati al gazebo del Pdl e visto il materiale che c'era da distribuire, ci siamo rifiutati. Tristissimi volantini con frasi patetiche del "magnifico leader" che hanno proprio rotto le palle a tutti nella loro insignificanza. Slogan triti e ritriti che non fanno più presa manco su un gatto morto. Così siamo andati a recuperare altro materiale. L'articolo di Giorgio Vittadini, ad esempio, e un altro volantino fatta da nostri amici che non mi faceva proprio impazzire, ma era certo meglio di quanto proponesse il Pdl. Così ci siamo messi in mezzo a questa casba che era il mercato di ieri in via Farini. L'80% di quelli che passavano erano extracomunitari, cinesi, rumeni, africani. Ovviamente tutta gente che non vota. C'erano però anche degli egiziani copti, troppo simpatici. Oltre a congratularmi per la loro bella rivoluzione, sono tutta gente che vota: "Moratti, perché gli islamici votano tutti a sinistra", dicevano. Ah ecco. Poi c'erano un sacco di sostenitori di Pisapia. Loro stessi ci dicevano che venivano appositamente dalla Toscana, viaggio "organizzato", per fare campagna per il candidato del centrosinistra di Milano. Bella roba. Della serie, sono quelli del Pdl che pagano per avere dei sostenitori. Alcuni erano un autentico flashback. Donne sui 50 anni, vestite ancora da femministe anni 70: sembrava avessero scoperchiato una sorta di "Ritorno al futuro". Molti però erano simpatici, non credete a tante balle sullo scontro che ci sarebbe in questi giorni a Milano. Con un ingegnere quarantenne che girava con una bicicletta con su la bandiera Vota Pisapia ho parlato quasi mezz'ora. Un bel tipo. Mi ha quasi convinto a votare Pisapia. In realtà è davvero difficile sostenere le ragioni di Letizia Moratti. Ne ha davvero pochissime. Un sessantanne incazzato che mi diceva di aver votato 40 anni Democrazia Cristiana mi urlava che non avrebbe mai più votato per la Moratti, perché "a Quarto Oggiaro e in periferia non ha mai fatto niente". E' vero. Come fai a dirgli che non è vero? L'ingegnere poi era un piccolo imprenditore incazzato perché non era mia stato aiutato dal comune. Altro che comunisti, la gente ha esigenze reali, è la vita che conta. Una ragazza comunque mi ha mandato a quel paese. Carina, look da centro sociale, mi si è avvicinata sorridendo e ha cominciato a mitragliare. "Fate schifo Fate schifo Fate schifo Fate schifo Fate schifo". E poi: "Venite qui a intontire i vecchi rimbambiti per farli votare Berlusconi". Ovviamente mi è andato subito il sangue alla testa. Ecchecazzo. Le ho detto. "Ocio, che stai parlando da razzista, stai dando del rimbambito agli anziani, brutta razzista". Perché è così: chi non vota secondo quello che certa gente pensa sia giusto, è per forza di cose un rimbambito e un coglione. Magari mettiamoli nelle camere a gas questi vecchi rimbambiti che non vogliono capire come diventare intelligenti. Poi c'era una signora che girava con un cane in braccio e una coppia della Padania aperta e urlava: "Vedrete come starete bene con Pisapia!!". Insomma, avrete capito, era un vero manicomio. Ho fatto amicizia con un venditore ambulante argentino che vive in Italia da vent'anni e che si lamentava di non aver diritto al voto e che la Moratti non aiuta i venditori ambulanti. Mi ha invitato ad andare a trovarlo alla Fiera di Senigallia. Ci andrò. Alla fine di tutto, è sempre bello incontrare la gente e guardarli negli occhi e farsi mettere alla prova. Perché noi, prima di partire a volantinare, ci siamo messi lì a discutere per capire cosa potevamo di dire di intelligente alle persone. Niente di che, solo le nostre vite, mica la politica. La politica non salva la vita, la città perfetta che sogna Pisapia semplicemente non esisterà mai. Io ho parlato di banco alimentare, di scuole paritarie, di desiderio di felicità. E oggi so meglio che cosa vale per me. Né la Moratti né Pisapia. Un Altro, è quello che mi interessa, e poterlo incontrare ogni istante, anche volantinando. Come dice pigi oggi sul IlSussidiario.net: "Ma pochi hanno potuto presentarsi in piazza o in un mercato dicendo che l’ideale è una cosa concretamente davanti agli occhi, è una persona fisica che può prendere nota di un numero di telefono e richiamare perché lo sconosciuto cui si è dato il volantino ha un problema e si vuole risolverlo insieme; cominciando da subito e non rimandando al cambiamento dell’assetto istituzionale e politico. E non dimentichiamo che molta sinistra centralisticamente pianificatrice, giustizialista o urlante è nemica di una politica fatta così". E ancora: "Nella propria vita personale, poi, può succedere di dare un assenso ritenuto reale ai principi e ai valori cristiani e dopo scoprire che dietro di essi non è rimasta l’umanità viva che continuamente li rigenera e propone. Allora ci si sente come Barabba che vive perché quell’uomo gli ha donato la libertà ed è però irrimediabilmente lontano. Invece può ripresentarsi di nuovo. Magari con la faccia di un umile schiavo frigio o di un ragazzo che offre un volantino elettorale a un mercato". Uhm. Ieri è stato proprio così.

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