Il portico del mistero della seconda virtù

11:18 / Pubblicato da Paolo Vites /

Ma viene un giorno, viene un’ora. In cui bisogna prendere il coraggio a due mani. E rivolgersi direttamente a colei che è al di sopra di tutto. Rivolgersi arditamente a colei che è infinitamente bella. Perché è anche infinitamente buona. A colei che è infinitamente nobile. Perché è anche infinitamente cortese. A colei che è infinitamente ricca. Perché è anche infinitamente povera. A colei che è infinitamente grande. Perché è anche infinitamente piccola. A colei che è infinitamente giovane. Perché è anche infinitamente madre. A colei che è infinitamente ritta. Perché è anche infinitamente protesa. A colei che è infinitamente gioiosa. Perché è anche infinitamente dolorosa. Settanta e sette volte settanta dolorosa. Bisogna salire A colei che è infinitamente celeste. Perché è anche infinitamente terrestre. A colei che è infinitamente al di sopra di noi. Perché è anche infinitamente tra di noi. A colei che è Maria. Perché è piena di grazia. Ascolta, ora ti spiegherò come, in che la santa Vergine è una creatura unica, Di una rarità infinita. Seguimi bene. Tutta la creazione era pura. Ma il peccato di Satana sedusse, corruppe la metà degli angeli. E il peccato di Adamo sedusse, corruppe nel sangue la totalità degli uomini. In modo che non c’era più di puro che la metà degli angeli. E nulla degli uomini, Nessuno degli uomini, In tutta la creazione. Quando fu creata questa creatura unica, Benedetta fra tutte e donne, Infinitamente unica, infinitamente rara, Adesso. Infinitamente gradita a Dio. E nell’ora della nostra morte così sia. Ascoltami bene. A tutte le creature manca qualcosa. Non soltanto il fatto che non sono il Creatore. (Questo è nell’ordine delle cose.) A quelle che sono carnali manca precisamente di essere pure. Noi lo sappiamo. Ma a quelle che sono pure manca precisamente di essere carnali. Bisogna saperlo. E a lei al contrario non manca nulla. Perché essendo carnale lei è pura. Ma, essendo pura, è anche carnale. Ed è così che lei non è solo una donna unica fra tutte le donne. Ma è una creatura unica fra tutte le creature. In questo disastro. In questo difetto. In questa mancanza. In questo disastro della metà degli angeli e della totalità degli uomini non c’era più nulla di carnale che fosse puro. Quando un giorno questa donna nacque dalla tribù di Giuda Per la salvezza del mondo Piena di grazia. Charles Péguy

0 commenti:

Posta un commento