Un'estate semplice

14:01 / Pubblicato da Alessandro /

Monti di Pratosopralacroce Un'estate semplice. Dove i luoghi, gli amici, le cose si sono presentati sotto un aspetto nuovo. Semplici cose piene di significato. Una giornata a Pratosopralacroce, bellissimo paese nell'entroterra chiavarese, dove dall'ospitale, desiderosa accoglienza di uno, è nata un'infinita storia d'amicizia. Guardavo questi luoghi, il bosco delle fate, i monti, le case contadine e non pensavo a niente di preciso. Improvvisamente mi sono sentito come rasserenato, come se fossi passato dalla percezione dei sensi ad una percezione tutta interiore. Tutti questi luoghi sembrano raccontare di un Altro. Del suo misterioso disegno. Luoghi che ho condiviso con alcuni amici, con cui la confidenza fraterna e semplice stabiliva tra i cuori una comunicazione dolce, serena, anche se non verbale. Mi sono riscoperto felice in un periodo in cui non è ancora chiaro nulla. Ma piccoli embrioni di luce mi sono stati donati, è chiaro. Bosco delle Fate La realtà ha dato sapore a quelle che erano prima parole un po' meno piene: amicizia, verità, libertà, amore. Da questi luoghi viene Renzo, una specie di cristiano raro come il bradipo albino delle molucche. La semplicità amorevole di Cristo la immagino un pò così. Poi c'è stata un'affinità misteriosa con una persona con cui ora sono più amico, perchè è possibile instaurare un rapporto profondo anche in poco tempo, quando ci sono affinità che convergono in un Punto. In questo agosto ho conosciuto meglio Mattia, mio piccolo amico di un anno che Gesù ha scelto per portare il peso di una passione fisica che mi è difficile comprendere, anche se Simone dovrebbe avermi insegnato qualcosa. Tenerlo in braccio per pochi minuti è stato come tenere in braccio Cristo in croce. Ridicoli i miei tentativi di non piangere tentando di distrarmi parlando d'altro, mentre lo cullavo tra le braccia. Che tu possa essere segno glorioso della misericordia di Dio per tutti noi, mio piccolo amico. Poi l'incontro, bello e fascinoso, con l'amica che non vedevo dal '95. E me ne accorgo solo se ci penso. Forse se uno è in cammino verso la stessa meta accade così. Un agosto con l'amico più "vicino", che scopri inaspettatamente più fragile, ma così affetto da quella fede viva, reale, vissuta con i limiti della carne, che renderebbe vitali anche le sue ceneri. E ti accorgi di come quel cuore, anche nei momenti più bui, non lascia spazio al grido della disperazione. Certi amici la vita li porta a te come un tesoro immenso e misterioso. Non è "naturale" avere amici così. A fine agosto, dopo anni di assenza, il meeting a Rimini e l'incontro, inatteso, con Luigi, uno dal passato vivace. Uno che ha dato il nome di tuo figlio alla bellissima casa famiglia a Matino (LE), dove vive con la sua famiglia accogliendo disagi di ogni genere. Comunità familiare Simone Tanturli, e si che non lo ha mai conosciuto o, forse l'ha conosciuto meglio di tanti altri attraverso volti amici. E uno che ti dice: ti aspetto, vieni quando vuoi quella è la tua casa, ti spiazza. Ti fa aprire un poco quel tuo cuore indurito. Ci vedremo presto Luigi. Casa Famiglia Comunità familiare Simone Tanturli, Matino (LE)

3 commenti:

Comment by Paolo Vites on 4 settembre 2009 alle ore 15:07

un'estate semplice ma troppe grigliate e salsicce l'hanno resa complicata.

cmq per me Prato Sopra la Croce è stato il momento più bello. Una cena improvvisata a casa di amici. La porta sempre aperta. Una tavolata fatta da generazioni diverse e storie diverse che accolgono chiunque passi di lì (tanti anni fa, anche don Eugenio che ancora ricorda questo paesino)perché all'inizio c'è stato un semplice sì di un uomo e una donna che si volevano bene.

Tutto accade grazie al sì che diciamo. Ma possiamo anche non dirlo, e allora niente accade.

grazie amici di Chiavari delle grigliate e dell'accoglienza.

cri bona on 4 settembre 2009 alle ore 15:18

grazie a voi, miei cari e inaspettati amici!!!!
e grazie a papà e mamma che mi e ci (credo valga per i miei fratelli come per me) hanno insegnato che la compagnia di Gesù passa anche attraverso la casa aperta, una baciocca, buon vino e canti in compagnia.
E poi basta dire sì!

anna on 9 settembre 2009 alle ore 09:48

allora, io non sono venuta per far compagnia a un'altra (grande) persona e un po' penso di aver "perso” una bella occasione... ma nello stesso tempo mi è rimasto in mente quello che disse Pichetto alla vigilia di ferragosto: (lo dico come me lo ricordo) il giorno dell'Assunta si festeggia ciò che resta. Cosa resta delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più?, di una bella giornata passata con gli amici, delle facce di cui mi innamoro e che amo, dell'affetto per i figli?, cosa resta del dolore e della gioia cha condividiamo, del tempo passato insieme?... Di Maria resta tutto. TUTTO, non si è perduto niente, resta tutto perchè suo Figlio l'ha reso possibile.
E suo Figlio lo rende possibile anche nelle nostre vite, libere e intrecciate.
Questa nostra amicizia non si perde per quell'Uomo. Ciao!!!

Posta un commento