Un volto al supermercato

10:16 / Pubblicato da Alessandro /



Solita spesa al supermercato "tedesco" stamani. E' che mi sono rotto di badare alle esigenze di fine mese e fare la spesa in questo posto, ci sono tutte le pessime imitazioni della roba buona dei market veri.
Però alla fine esco e con 50 euro ho riempito il carrello. Mi sento un po' babbeo ad essere soddisfatto per una cosa così.
All'uscita non c'è il solito rumenalbanmontenegkazako che chiede l'elemosina. C'è una donna. Beh la nazionalità è una di quelle. La faccia riflette antichi dolori. Gli occhi chissà cosa stanno guardando. Passo oltre e carico in macchina. Riporto il carrello e ritiro l'euro. Incrocio lo sguardo mentre le poso la moneta in mano. Non mi incazzo neanche dentro di me, mentre sta seduta e tende la mano. Qui a Chiavari non ne trovi uno che si alzi per mettere a posto il carrello, mi ricordano uno dei pastorelli, flauto in legno e gilet di pecora seduto in prossimità della grotta nel mio vecchio presepe, che da bambino mi ostinavo a tenere incollato col bostik perchè mi cadeva sempre. Lei no. Un viso che pare raccontare storie che non vorresti ascoltare.
Penso alla discussione avuta in settimana al lavoro, secondo cui non si deve aiutare nessun straniero qui da noi. Eventualmente vanno aiutati in patria perchè diventino autosufficienti, bla, bla, bla.... e ovviamente cito solo il commento migliore...
Solita storia che tende a sopprimere l'elemosina. Quel gesto che imparai da mia mamma quando andavo a messa con lei. Sedevo sulla panca e pregavo Gesù che aiutasse il tipo là fuori. Teorie e progetti ne posso fare all'infinito, anche validi. Ma cosa posso dire a chi mi tende la mano? Lo porto con me e senza dargli nulla gli sto a spiegare come funziona il mondo? Gli porgo la ricetta per vivere? O potrei fargli un piccolo dettato sul sistema economico mondiale con progetti di riforma politica...
Ho provato altre volte a non lasciar nulla ma poi me ne andavo e mi sentivo più triste. Non è moralismo cristiancattodaminesanvincenzo. E' che vedo uno in carne e ossa che soffre a un palmo da me e che cazzo mi viene in mente? Un progetto sociale? Un euro non risolverà niente ma sono contento di aver guardato quel volto.

1 commenti:

Comment by Fausto Leali on 19 settembre 2010 alle ore 14:34

si chiama Amore, con la A maiuscola, questo sguardo.
E scusa se é poco.
Grazie, amico

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