Il nuovo libro di Magdi Cristiano Allam di Tempi «Grazie Gesù, Dio dell’Amore, della Verità, della Vita e della Libertà, che per intercessione del Santo Padre Benedetto XVI, il papa della Fede e della Ragione, mi hai accolto nella comunità dei credenti cristiani. Celebrando la tua Risurrezione si è compiuta in me la risurrezione interiore dello spirito. Ha così finalmente visto la luce, per grazia divina, il frutto sano e maturo di una lunga gestazione vissuta nella sofferenza e nella speranza». Chi si era lamentato perché i primi scritti e le prime dichiarazioni pubbliche di Magdi Cristiano Allam subito dopo il Battesimo sembravano centrate più sulle ragioni del suo abbandono dell’islam che sulla descrizione del suo cammino e del suo incontro con Cristo, adesso troverà soddisfazione. Grazie Gesù. La mia conversione dall’islam al cattolicesimo (Mondadori, 192 pagine, 18 euro), appena pubblicato e presentato al Salone del libro di Torino, contiene tutta la dimensione personale e spirituale della conversione religiosa del vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. Senza accantonare i cavalli di battaglia del Magdi Allam uomo pubblico e polemista: la critica radicale della religione islamica, la rivendicazione del Battesimo come rottura col passato («sono rinato da cristiano azzerando l’identità islamica, che ho consapevolmente e volutamente rinnegato. Dentro e fuori di me tutto cambierà. Nulla sarà più come prima»), la polemica con quegli esponenti della Chiesa che rinunciano all’evangelizzazione dei musulmani, l’apprensione per i destini dell’Occidente e la necessità della riscoperta e della valorizzazione anche politica delle sue radici giudaico-cristiane. Nel libro si avverte il calore del popolo che si riunisce attorno ad Allam e che lo accompagna nel suo percorso umano e spirituale. E il brivido di momenti drammatici, come quando il direttore del Corriere Paolo Mieli esprime ad Allam la sua preoccupazione per la condanna a morte per apostasia destinata ad aggiungersi alle precedenti minacce. «So a cosa vado incontro», gli viene risposto. «Ma affronterò la mia sorte a testa alta, con la schiena dritta e la solidità interiore di chi ha la certezza della propria fede».
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