La Bellezza

14:34 / Pubblicato da Alessandro /

Cari amici, come non comunicarvi la gioia di aver toccato con mano alcuni segni inconfondibili della Presenza di Cristo fra noi, come ci ripete continuamente Carron? Sono stato per la giornata d’inizio anno a Quito. Una sorpresa imprevista di questi segni, fino al punto che avrei preferito non dire una parola dopo aver ascoltato per tre ore a 3.000 metri di altezza Amparito (in questi giorni in Spagna e Italia per le tende di Natale) e le sue amiche nere che hanno raccontato le loro storie (come quella di Vicky), piene di dolore , di angoscia … e finalmente l’incontro che cambia la vita con Stefania, una del Gruppo Adulto. Non solo la loro vita di discriminazione (sono tutti discendenti dei negri importati dall’Africa secoli fa) ma di morte, di atrocità impensabili! Un incontro e la vita cambia. Vi mando alcune delle loro testimonianze. A Lima (Perù) alcuni giorni dopo per l’Happening, per ascoltare e approfondire il motto che definiva la vita di Andrea Aziani, il “memores” amico morto quest’anno: “Febbre di vita”. 500 persone attente e commosse! Sembravano bambini in cui vibrava la freschezza dell’inizio. Altro che borghesismo o Giussani come un mito! I riferimenti a Carron come padre, maestro e amico, sono ormai familiari. Si sente nell’aria una freschezza, spesso sconosciuta nel primo mondo. Si, proprio così! Febbre di vita. Per tre giorni, al ritorno, ho avuto la grazia di stare con gli Zerbini a casa nostra: Marcos e Cleuza. Raccontare l’accaduto è impossibile. Però è sufficiente sottolineare che per me è stato come rivivere l’incontro con Giussani o quei brevi ma intensi incontri con Carron. Sia camminando, sia pranzando, sia cenando, sia qualunque cosa dovessimo affrontare, tutto era determinato dal Mistero presente “nei segni inconfondibili” di ogni frammento della realtà. È stato un riprendere continuo in ogni cosa la s.d.c. e l’insegnamento di Carron. Era evidente fra noi che Giussani non è e non può essere un mito, ma una presenza viva, visibile nella freschezza dei riferimenti, dei segni inconfondibili della Sua Presenza, la Presenza del Mistero. Più volte ho visto le lacrime negli occhi di Marcos sia quando insieme abbiamo visitato paziente per paziente della clinica, facendo insieme la processione con il Santissimo, sia quando ha incontrato i responsabili di questa piccolissima città della carità in cui il Mistero rivela il Suo volto misericordioso. Tutti siamo rimasti sorpresi: quest’uomo, questo deputato, il più votato nella città di San Paolo (una città con più di 20 milioni di abitanti) con le lacrime agli occhi nel vedere i “segni inconfondibili del Mistero” che attraverso i miei figli si manifestano. Sinceramente, ho visto solo Giussani così commosso davanti alla realtà e più recentemente Carron. Chi di noi preti (siamo duri …) o laici piange guardando i segni inconfondibili della Sua Presenza? Chi vedendo i miei bambini ammalati, fra gli uomini preti o laici, piange come Marcos? Ho visto solo lui. E non per una emozione, come lui ha sottolineato, ma per un giudizio: guardando gli ammalati, ascoltando le testimonianze dei responsabili di tutta questa carità, ha visto la Presenza del Mistero. Era la prima volta che in 20 anni di missione mi sono sentito come il giorno in cui Giussani, abbracciandomi e guardandomi in faccia, io con la testa sbalestrata, con la depressione, mi disse commosso:” adesso mi sento sicuro di te e per questo ti mando in Paraguay”. Vedere dopo 20 anni un uomo che mi prende per mano, mi guarda, ci guarda e piange, mi ha convinto ancora di più che non solo io ma tutto è opera del Mistero, e per questo le foto che vi mando di solito, e che per alcuni sono giustamente una provocazione che sconvolge, sono belle, perché la bellezza è lo splendore della verità. E loro sono questo splendore per noi che confondiamo la bellezza con la simpatia, con l’esteticismo, per cui una donna che risponde ai canoni di Miss Paraguay (qui c’é una di loro che lavora come segretaria del nostro settimanle) 60-90-60 è bella e si guarda, invece Victor è scandaloso. Ma la bellezza è il manifestarsi della verità, e solo la verità commuove, cambia la vita. La realtá sempre bella. Diventa brutta quando la manipoliamo secondo un destino che non é il suo. Come quando una donna é guardata non come segno del Mistero, ma come un oggetto da usare o uno strumento o un interesse particolare. Victor e Celeste sono bellissimi, perchè sono la realtà come Dio ha permesso che si manifesti, perché sono lo splendore della veritá, perché é il Mistero che li fa, li mantiene in vita. Per questo suscita non commozione ma grido perché la nostra vita cambi. Sto scrivendo queste righe a fianco della piccola ostia bianca Celeste, una bambina sola, gravemente ammalata di leucemia. Mi sta accarezzando il gomito, sento il suo dolore, vedo Gesù, lo rende palpitante e mi commuove. Vorrei tanto, e lo chiedo a Gesù, mediante Celeste che mi guarda con i suoi occhi neri, stringendo un piccolo orsacchiotto, che tutti noi, i vecchi del movimento, possiamo riavere il cuore degli Zerbini. Parlare di politica, di economia, fare prediche, tenere conferenze senza gli occhi umidi come quelli di Marcos, sento che è aver già ridotto Giussani a un mito. Dio ci perdoni, mi perdoni, dopo quello che ho visto, toccato, se ancora non siamo capaci di commozione . Allora capite, ve lo chiedo, cosa vuol dire vedere un uomo toccato dal Mistero, un uomo che prende seriamente la s.d.c. , Carron, come Marcos, commosso fino alle lacrime nel vedere e sentire i miei amici, piccoli, ammalati, e tutti miei amici che sono laici, sposati e non, persone semplici che formano quello che da voi verrebbe chiamato consiglio di amministrazione? A me non era mai successa una cosa uguale … e come vorrei che ogni giorno avesse lo spessore che ha per questi amici del Brasile. Con affetto Padre Aldo. PS. Miracolo dell’amore: Celeste dopo anni di dolore e tristezza sorride (vedi foto annessa)

2 commenti:

Comment by Fausto Leali on 28 novembre 2008 alle ore 18:37

a me padre Aldo la foto in cima al post non l'aveva mica mandata... :-)

Anonimo on 28 novembre 2008 alle ore 20:31

Sta cercando volontari per l'ospedale...cosa non si inventa la fede...
Alessandro

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