È la Chiesa che ha abbandonato l'umanità, o è l'umanità che ha abbandonato la Chiesa? (Thomas Stearns Eliot) Un anno e mezzo fa circa ero a Londra, invitato alla festa dei suoi 50 anni da un caro amico. Ovviamente, trovandoci a Londra, la festa si teneva in un pub, anzi diversi pub visto che passammo la notte a entrare e a uscire dai pub. Come faccio di solito, tenevo la mia catenina con il crocefisso in bella vista, sulla maglietta che indossavo. A onor del vero lo faccio per vezzo “decorativo”, insomma per una questione di look più che di fede ostentata, ma da quella sera quando mi reco nel paese di Sua Maestà la Regina faccio apposta a metterla in vista il più possibile. Quando entrai nel pub, infatti, e incontrai uno degli amici che erano lì (un professore universitario, autore di numerosi e ottimi libri sul nostro “eroe” comune Bob Dylan) questi mi venne incontro per salutarmi: dopo due secondi notai il suo sguardo di commiserazione, poi con mossa decisa prese il mio crocefisso e me lo infilò a forza sotto la maglietta. Non capii, subito, poi nel resto del mio soggiorno londinese ebbi modo di farmene una ragione Un altro amico inglese, infatti, una sera mi parlò di come l’Inghilterra fosse ormai il paese più scristianizzato al mondo: di fatto, è proibito recarsi al lavoro osteggiando catenine con il crocefisso. Per non offendere i credenti delle altre religioni. È noto il caso di qualche tempo fa in cui una hostess della compagnia aerea nazionale britannica fu licenziata perché teneva un crocefisso appeso al collo. Viene da chiedersi se stiamo parlando della Russia sovietica, di qualche paese islamico o della moderna, capitalista, democratica, civile Inghilterra. L’ultimo episodio viene da Oxford, insieme a Cambridge la città universitaria inglese per eccellenza, cuore della cultura britannica. Proprio di ieri è la notizia che il consiglio comunale ha vietato, per le prossime festività natalizie, l’uso della parola “Natale”, che sarà da sostituire con quella molto più politically correct e non offensiva di “Winter Light Festival”, la festa della luce. Il motivo: rendere quel periodo dell’anno meno discriminante e più aperto agli altri credenti. Il commento può essere uno solo: allucinante (che in un certo modo centra con la loro sciocca festa delle luci: troppa luce deve infatti aver accecato il cervello di questi signori…). È divertente vedere come quelli che si sono opposti a questa iniziativa non siano dei cristiani, ma Sabir Hussain Mirza, presidente del Muslim Council di Oxford: “I cristiani, i musulmani e le altre religioni aspettano il Natale. Sono arrabbiato e molto dispiaciuto. Il Natale è un momento speciale e non deve essere ignorato. I cristiani dovrebbero sentirsi offesi”. E il rabbino Eli Bracknell: “È importante mantenere la tradizione del Natale. Ogni cosa che annacqua la cultura tradizionale e la cristianità, non è una cosa positiva per l’identità inglese”. Una bella lezione per ciò che resta dei cristiani d’Inghilterra. Purtroppo, iniziative di questo tipo stanno prendendo piede anche qua da noi. Sono anni che la festa del Natale in molte scuole statali è sostituito con la “festa della luce”. È un nuovo paganesimo strisciante, che vorrebbe cancellare l’identità con cui interi popoli sono cresciuti e hanno edificato un mondo che proprio del paganesimo e della sua orribile disumanità aveva fatto piazza pulita. Nel frattempo, invito caldamente chiunque abbia dei conoscenti in Inghilterra, o anche no, di innondare di cartoline per le prossime festività natalizie il comune di Oxford con una scritta il più grande possibile: “MERRY CHRISTMAS”. Ps: l’amico Berlicche, un diavoletto che ha un bellissimo blog che invito a visitare, ha scritto al proposito anche lui. Molto interessante, dategli una letta: http://berlicche.splinder.com/post/18931066/Gli+adoratori+del+sole
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