Sabato Gli Amici di Simone hanno organizzato il St. Patrick's Day e domenica, dall'iniziativa del nostro caro amico Stefano, una giornata nell'entroterra con appassionati di 4X4. Cosa c'entrano? .... Ancora una volta la realtà si è rivelata e mi ha stupito: la Bellezza della serata, il lavoro con gli amici più cari, le persone che non vedevo da tanto tempo, letteralmente "reincontrate", e subito la stanchezza accumulata dal giorno precedente è svanita. Il "tirar sù" un altro evento con l'associazione Amici di Simone non è stato un atto di volontariato. Anche se con scopi umanitari, bellissimi. E magari, come sempre faccio, con la ricerca di una perfezione che non sarà mai possibile. Ma Cristo opera tra noi, ne ho la profonda certezza perchè lo ho incontrato nei volti della serata e il risultato è uno sguardo chiaro, sicuro e grato a Chi ha reso possibile il mio essere e mi fa essere felice. Stare come ho visto stare i miei amici, non è generosità, solidarietà o il piacere di una compagnoneria, ma un'unità vera, con coloro che hanno avuto al loro fianco. Grazie Amici per essere stati testimoni di tutto ciò. E' esattamente questo che mi spinge ad andare avanti con l'associazione, non i risultati, non le cifre raccolte, e nemmeno le persone che riuscirò ad aiutare, ma gli incontri, gli uomini e le donne che incrocio nel mio cammino e che condividono qualche passo con me, hanno a che fare con me, rendendomi sempre più evidente che ognuno di noi è fatto per essere felice, che ognuno di noi desidera essere accolto per quello che è veramente. Ale Grazie a Davide e Stefano per le testimonianze bellissime che seguono. ST. Patrick's Day (di Davide Vaccarezza) Partiamo dalla fine della serata quando Ennio mettendoci una mano sulla spalla ci ha ringraziato dell’aiuto e mentre guardavamo insieme divertiti il figlio di Giovanni che mangiava lo torta dei “26” anni di Angelo, ci ha detto : “che grande che è Gesù”. La semplicità di questa frase mi ha capovolto tutta la visione della serata e mi ha fatto pensare a quanto è facile accorgersi “che abbiamo una mano sulla testa” basta impattare con il reale, col volto di un bimbo o i baffi di Germano e non si può non affermare che siamo abbracciati. La serata, anzi tutta la giornata è stata bellissima, e come mi ha scritto Ale nel periodo in cui organizzavamo il tutto, Noi abbiamo bisogno di bellezza , la Bellezza ti fa rialzare lo sguardo all'essenziale e questo l’ho sperimentato e non sapete quanto sono felice di seguirvi e quanto mi riempie il cuore diventare protagonista nel reale, nel concreto. Grazie Davide Gli amici al banco birra La cena Qualche canto insieme Il Presidente e l'amica del "Cuore" La cucina Part two... Una Giornata alla cava dei Ghiffi con i 4X4 (di Stefano Curcio) (That's Amore) Stefano
In questi giorni, mentre preparavo il raduno di fuoristrada con l'intento di raccogliere fondi per l'associazione "Amici di Simone", mi sono fermato spesso a pensare cosa c'entrasse effettivamente questa manifestazione (o la cena irlandese), con lo scopo della nostra ONLUS.
Bè, oggi che i giochi sono fatti è tutto un pò più chiaro, perchè a fare chiarezza sono le persone stesse che ho coinvolto nel gioco e dalle quali non mi aspettavo altro se non un contributo in danaro. Cosa è uscito quindi da un incontro di quattro club di fuoristrada 4x4 che si incontrano in una cava di ghiaia in cima ad un monte?
Cosa potevo aspettarmi da gente che si diverte a farsi calare giù da un muro dentro un fuoristrada appeso ad un cavo di acciaio di un altro pazzo 4x4? L'imprevedibile: <> Questo popolo di "fuori di testa", di cui faccio parte, è affascinato da una bellezza che non passa più solo attraverso un filo di acciaio.
Il proprietario della cava è entusiasta dell'ordine, della pulizia, dell'organizzazione e soprattutto dello scopo del raduno, a tal punto che, oltre ad offrirci gratuitamente l'uso dell'area, ci dona con insistenza un contributo in danaro!
Al ristorante una giovane coppia seduta ad un tavolo vicino, non facenti parte della nostra comitiva, e che quindi nulla avrebbero avuto da spartire con noi, ci lascia anch'essa un contributo, evidentemente affascinata dal pieghevole dell'associazione e dall'entusiasmo che il nostro gruppo emanava.
Ho tratto le mie conclusioni: non importa cosa fai o cosa organizzi (potrebbe essere un torneo di briscola od un convegno), ma come lo fai e soprattutto cosa hai nel cuore quando lo fai. La bellezza dell'incontro, dei rapporti, della vita è una conseguenza naturale di tutto questo, che fa passare in secondo piano anche la discreta somma raccolta nell'occasione.
Oggi sono nati nuovi rapporti d'amicizia sulla roccia di un bisogno di infinito al quale, in fondo, tutti noi abbiamo l'urgenza di arrivare sia si creda, sia non si creda.
Ringrazio il direttivo degli "Amici di Simone" per avermi dato credito ad organizzare un'assurda, sulla carta, manifestazione motoristica che si è rivelata invece un'occasione per incontrare il Mistero.
Stefano
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