Indovina chi sono i carcerati? Il 7 e l'8 dicembre nel cuore (borghese) di Chiavari tra i vari stands gastronomici del Festival del Cioccolato, ricolmi di piccoli capolavori di pasticceria e cioccolatini così belli da vedere che pareva un peccato mangiarli, c'era un gazebo un po' diverso dagli altri. Sicuramente meno elegante, senza tanti fronzoli e persino un po' caotico, ma certamente pieno di vita e alla portata di tutti (a differenza dei cioccolatini a 50 euro al kg!): era il gazebo dell'associazione Amici di Simone Tanturli in quest'occasione con dei partners davvero speciali, come non se ne vedono in giro... anche perchè si tratta dei carcerati di Chiavari!!! Avete capito bene, abbiamo trascorso due giorni interi in compagnia di questi nuovi amici, indaffarati a vendere le buonissime torte realizzate nel laboratorio di pasticceria del carcere,(devolvendo interamente l'incasso all'associazione), mentre noi preparavamo e offrivamo quintali di cioccolata calda ai chiavaresi infreddoliti ma numerosi!!!! E' stata un'esperienza bellissima scoprire come sia semplice vincere la diffidenza e il pregiudizio, quanto poco ci voglia per guardare l'altro soltanto per quello che è, cioè un uomo, cioè desiderio di felicità, disperato bisogno di essere amato e perdonato, esattamente come ognuno di noi. Grazie dunque a chi ha reso possibile questa bella esperienza, a chi l'ha ideata e a chi ne ha permesso la realizzazione trascorrendo le sue ore di festa in piedi e al freddo, ma in Compagnia. Francesca
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3 commenti:
ma è meraviglioso! Quando torno giù mi farò raccontare bene la storia di tutto questo, sono felice per quel sta accadendo.
Sono stata una settimana nello spazio dedicato ai bambini alla Ffiera dell'artigianato a Milano: nello stand di Piccole Tracce (il giornale dei bambini). La cosa più bella è stato incontrare le famiglie, dai nonni ai piccolini di tre anni, tra un adesivo e un palloncino omaggio (ne abbiamo gonfiati e regalati mille) è stata l'occasione per far conoscere un giornalino un po' fuori dalle regole e rendersi conto di cosa ci è caro nella vita. I bambini, tutti, sono stati i fantastici protagonisti di queste giornate e vi ho pensato molto.
A presto!
in fondo in fondo, siamo tutti un po' borghesi, no? che bella storia. è proprio vero che chi vive, si incontra. grazie
I due giorni trascorsi in piazza non sono stati l'occasione per diventare più buono anzi mi sento tendenzialmente bastardo come prima,la differenza è che nell'esperienza di un Amicizia, nell'obbedienza ad una compagnia,nel seguire affermando non il proprio punto di vista ma quello di un'ALTRO ci si scopre,con un po'di meraviglia più liberi,capaci di misurarsi con la realtà in un modo nuovo,impossibile altrimenti alla mia fragilità.Nel riconoscere che "Io sono Tu che mi fai"il cuore non può che riempirsi di gratitudine per l'Amicizia con ognuno di voi e per la Storia che ci è dato di vivere.A presto
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