Cari amici “puó una madre abbandonare i suoi figli?” “Ebbene Io non ti dimenticheró mai” dice il profeta. Un fatto accaduto nella clinica che mi ha riempito di gioia.
Viene ricoverato un uomo anziano,ammalato grave di cancro alla prostata. Viveva in una sgabuzzino del famoso “ Mercato 4 ” cosi chiamato e conosciuto in tutto il Paraguay per essere l´ immondezzaio della vendita a poco costo di tutto e centro di qualunque traffico. Pericolosissimo passare di notte per quella zona.
L´hanno trovato solo, sporco, abbandonato. La donna, una persona anonima ci disse per telefono: “andateli…e troverete un uomo solo e che soffre”.
Mi sembrava di ascoltare l´annuncio degli angeli quelle notte a Betlemme ai pastori: “andate e troverete…”. E cosí fu per noi.
Portato alla clinica, subito ben pulito e lavato e posto in un bellissimo letto bianco, con la camera con l´aria condizionata a tutto vapore (48º sono troppi…fuori). Una volta ambientato si sfoga raccontando il suo dramma terribile. “Padre, grazie, padre grazie” Vede io sono nato in una regione italiana (per rispetto non diró né il nome, ne i luoghi). Sono rimasto orfano da piccolo e sono stato messo in un istituto agrario gestito da religiosi. Sono nato nel 1922. Li ho studiato diventando perito agrario. Il fascino di quella congregazione mi spinse a farmi religioso. Vissi fino alla seconda guerra mondiale in un convento in Italia. Poi i superiori mi mandarono in Paraguay dove vivo da 50 anni. Ho fatto di tutto nelle diverse case della congregazione. Poi ho perso la testa per una donna e la mia vita é diventata un inferno. Tutti mi hanno abbandonato. Ero un condannato a morte…quella morte morale che distrugge l´uomo. Ho fatto di tutto, Padre. Solo qualche confratello si ricordava di me (anche nella chiesa, aggiungo io, succede quello che dice il profeta a proposito della madre). Peccato, solitudine, disperazione…e adesso sono qui. “Padre mi confessi, mi perdoni”. Il mio cuore addolorato i miei occhi umidi, l´ho ascoltato, assolto…abbiamo rinnovato insieme i voti religiosi…in fondo anch´io sarei un ex religioso, peró sono come non mai, tutto di Gesú. Vedendolo, questo fratello, sorrideva, una volta in piú ho sentito quelle braccia di Giussani che mi accoglievano in Via Martingo 17 quel 25 marzo 1989.
Se una parte di chiesa che ha servito e amato lo ha abbandonato per il suo peccato, sempre un altra parte di chiesa lo ha accolto, abbracciato, amato. Che bella la clinica: c´é solo parte per i disgraziati, peccatori come me. E il vecchietto Oscar adesso é con me, rivive la sua vita religiosa, ha rinnovato i suoi voti, ha riconosciuto i suoi peccati. Rare volte ho visto e sentito una confessione come lui. Mi verrebbe da dire: se per gustare cosí il senso di essere peccatore e soprattutto di confessarsi come lui, servisse una vita disordinata come lui….ne varrebbe la pena. Ho ritrovato un santo…vedessi come riceve la Eucaristia, come sopporta il cancro che lo consuma, come mi guarda. Solo i peccatori, cioé quelli che hanno incontrato Cristo hanno questo sguardo. Mi sento uno fariseo paragonandomi con lui. Gli innocenti Victor, Celeste, Cristina, Aldo convivono con l´innocenza, comportano l´ospedale con i santi innocenti recuperati, che grazie al dolore diventato confessione Eucaristica hanno recuperato l´innocenza dottrinale.
Un abbraccio
P. Aldo
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